"ROARING TWENTIES"
A RITMO DI SWING IL MONDO ENTRA NELL' ERA MODERNA
La prima guerra mondiale è finita
La vita anticipa prepotentemente i tempi
Un vento fresco di novità soffia fortissimo in ogni dove
Siamo nei "Ruggenti Anni Venti" e... Nulla sarà più come prima!
A cavallo tra i '20 e i '30 del XX secolo, si assiste ad un decennio indimenticabile di euforia generalizzata e di grande progresso ed espansione industriale caratterizzato da mode e tendenze in ogni aspetto del costume e dell'arte.
In un mondo completamente mutato, la gente cerca di ricostruire la propria esistenza inseguendo il divertimento sfrenato e la bella vita per buttarsi alle spalle la guerra e dimenticare i suoi orrori.
Letteratura, cinema e musica esprimono molto bene gli atteggiamenti di questo periodo conosciuto anche come la “JAZZ AGE”, l’età del Jazz.
L’America, emblema di tale cambiamento di mentalità, esporta in tutto il mondo la sua musica, dal tradizionale Dixieland di New Orleans al mito delle grandi orchestre e piccoli combo Swing.
La tromba di Louis Armstrong, la big band di Duke Ellington, New York e i fumosi e caotici night club di Broadway, la indimenticabile voce di Bessie Smith, le feste lussuose e piene di Hot Jazz ben descritte nel romanzo “Il Grande Gatsby” di F. S. Fitzgerald.
Anche la danza viene influenzata da tutti questi generi musicali, dando vita a nuovi balli irriverenti e trasgressivi come il Charleston e il Lindy Hop.
Sono anni d’oro per l’emancipazione e l'indipendenza femminile.
La donna acquisisce il diritto al voto e adotta un nuovo look alla Garçonne con capello corto e nuca rasata: nasce il mito della ballerina "Flapper Girl".
Oppure stile Vamp con occhi molto truccati, palpebre scure, bocca rosso cupo, gambe scoperte, fili lunghissimi di perle, piume, vestitini con le frange, lustrini, paillettes, lunghi e sottili bocchini per le sigarette.
Proprio in questi anni così disinibiti e trasgressivi, fondamentalisti, gruppi religiosi e politici, fanno sentire tutto il loro peso nella società americana: il richiamo moralistico alla temperanza e alla lotta contro l’uso delle bevande alcoliche si fa accanito e diventa ”proibizionismo”.
La malavita coglie la ghiotta occasione per dare i natali al contrabbando e al mercato nero sugli alcolici.
Così prende vita un altro fenomeno degli anni ‘20 che ha influenzato la cultura di massa e l’immaginario collettivo in ambito letterario e cinematografico: il "gangsterismo".
Polizia corrotta, violenti scontri per le vie della città a colpi di mitra Thompson tra bande criminali in giacca e cappello, distillerie e laboratori clandestini, "Big Al" Capone il più noto gangster di Chicago, Lucky Luciano e la mafia Italo-Americana a New York...
Nascono un po' ovunque in tutti gli Stati Uniti i cosiddetti “Speak Easy”, club segreti ricavati in scantinati con ingresso tramite parola d’ordine, dove si può bere tranquillamente alcol rifornito illegalmente dalla malavita.
Nel 1929 a Wall Street cade vorticosamente la borsa: è la grande depressione.
Tutti gli squilibri accumulatisi dopo la fine della guerra nell'economia mondiale e nella società, vengono improvvisamente in superficie e l'intera popolazione occidentale viene risvegliata dopo un lungo bellissimo sogno...